
Piccole perdite di pipì nelle bambine: cause, soluzioni e consigli pratici di un’esperta mamma
Oggi desidero affrontare un tema importante e spesso sottovalutato: le piccole perdite di pipì dopo la minzione nelle bambine. Un argomento che, sebbene possa sembrare preoccupante, è del tutto gestibile e, con le giuste attenzioni, può essere risolto rapidamente.
Quando mia figlia maggiore aveva circa 6 anni, notai che tornava da scuola con le mutandine leggermente bagnate. L'osservai a casa per capire in quale momento si verificasse l'episodio e notai che, dopo aver fatto pipì e averla asciugato benissimo con la carta igienica, dopo un paio di minuti, piccole gocce continuavano a scendere per qualche instante.
A casa, ogni volta che andava in bagno a farla, l'accompagnavo per asciugarla bene, tamponare con carta e cercare di capire quanto perdeva successivamente. All’inizio non mi preoccupai troppo, pensando si trattasse di un semplice episodio. Ma, passata una settimana, le perdite continuavano, creando disagio sia a lei che a me, perchè il contatto col bagnato stava iniziando a crearle delle piccole irritazioni.
Per rassicurarla, le ho detto che una soluzione si sarebbe trovata insieme alla sua pediatra e che, se non si risolveva velocemente, le avrei insegnato ad usare i salvaslip lavabili, dandole quelli più belli che allora facevo cucire per le ragazzine.
Il percorso di scoperta e le prime raccomandazioni
Ricordo come se fosse ieri il persorso delle visite, dal pediatra all'ecografia delle vie urinarie. L’ecografia aveva evidenziato un leggero residuo in vescica, e ne consegue il consiglio di farla vedere da un urologo pediatrico. Il medico urologo, con la sua esperienza e gentilezzae, mi spiegò che il problema non era legato a un’anomalia anatomica, bensì a una questione di educazione della vescica.
Il suggerimento era semplice: imparare a svuotare completamente la vescica adottando la giusta posizione sul water – magari con l’aiuto di un piccolo panchetto sotto le gambe – bere tanta acqua e, soprattutto, non trattenerla, nemmeno a scuola. Dovemmo quindi parlare con le maestre per assicurare delle pause bagno regolari, così da evitare che i residui di urina si accumulassero. In meno di due mesiper fortuna abbiamo risolto e da allora nel nostro bagno c'è sempre un rialzino per le gambe.
Dal mio punto di vista, il passaggio dalla scuola dell'Infanzia all'Elementare incide anche su questo aspetto. Lo dico perchè la stessa problematica l'ha avuta anche la mia seconda figlia, dopo due mesi dall'inizio della prima elementare. Il fatto di trattenere la pipì perchè il bagno è sporco o per paura di essere sgridata dalla maestra porta a cattive abitudini che compromettono il controllo della vescica.
Qui di seguito condivido un tratto di un articolo interessante sull'incontinenza urinaria in età pediatrica.
I consigli di un medico esperto: come riconoscere il problema
E' fondamentale che la famiglia impari a riconoscere l’incontinenza e le disfunzioni correlate. Ecco alcuni punti chiave da osservare:
- Sviluppo del controllo della vescica: Il controllo diurno matura tra i 2 e i 3 anni, mentre quello notturno si consolida dopo i 5-6 anni. Quindi, se le perdite sono solo diurne, occorre prestare attenzione ai dettagli.
- Modalità di minzione: È importante osservare come la bambina fa pipì: dalla posizione sul water al modo in cui il getto si forma, fino alla frequenza con cui va in bagno. Anche piccole perdite, ad esempio notate controllando la biancheria intima, non devono essere ignorate.
- Altri segnali: Colore e odore della pipì, e la ricomparsa dell’incontinenza in un bambino che aveva già abbandonato il pannolino, sono tutti elementi utili per capire se si tratta di un normale stadio evolutivo o di una situazione che necessita di ulteriori accertamenti.
Il sostegno quotidiano: un alleato nel percorso
Con il tempo, grazie anche alla giusta educazione e alle corrette abitudini, mia seconda figlia è riuscita a superare questo fastidioso problema.
Tuttavia, sappiamo bene che per altre bambine questo percorso può essere impegnativo e richiedere un sostegno in più, soprattutto durante la fase di riabilitazione della vescica.
Ed è qui che entrano in gioco le nostre mutandine assorbenti per bambine. Originariamente pensate per accompagnare le prime mestruazioni, queste mutandine sono state ideate anche per offrire una protezione discreta e confortevole a quelle piccole che, come mia figlia, hanno bisogno di un piccolo aiuto per sentirsi sicure e a proprio agio durante il giorno.
Con materiali traspiranti e una vestibilità studiata per garantire il massimo comfort, le mutandine assorbenti diventano un valido alleato: proteggono, aiutano a gestire le piccole perdite e permettono alle bambine di concentrarsi sulle loro attività quotidiane, senza timori o imbarazzi.
Ogni bambino ha il suo ritmo di crescita. Con un po’ di attenzione e gli strumenti giusti, anche le piccole difficoltà possono trasformarsi in momenti di crescita e di consapevolezza.
Le piccole perdite di pipì possono essere affrontate con attenzione e strategie mirate. Osservare, dialogare e intervenire con semplici abitudini quotidiane sono il segreto per favorire il corretto sviluppo del controllo della vescica. E quando serve un ulteriore supporto, le nostre mutandine assorbenti per bambine sono qui per garantire comfort e sicurezza, accompagnando la vostra piccola in ogni fase del suo percorso.